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Accertamento Tecnico Preventivo e CTU: cosa cambia con la riforma della giustizia

  • Immagine del redattore: Studio Legale Romeo
    Studio Legale Romeo
  • 5 nov
  • Tempo di lettura: 3 min
Un giudice che controlla l'accertamento tecnico preventivo

Guida aggiornata alle nuove procedure introdotte dal Decreto Giustizia

L’Accertamento Tecnico Preventivo (ATP), previsto dall’art. 696-bis del Codice di procedura civile, è uno strumento di grande importanza per risolvere una controversia prima che sfoci in una causa vera e propria. Si tratta di una fase in cui il giudice, nominando un Consulente Tecnico d’Ufficio (CTU), affida a un esperto il compito di verificare i fatti oggetto della lite e tentare una conciliazione tra le parti.


Negli ultimi mesi, il nuovo Decreto Giustizia ha introdotto alcune modifiche significative che incidono in modo diretto sulle modalità e sui tempi di svolgimento dell’ATP. L’obiettivo della riforma è chiaro: rendere le procedure più snelle, rapide e prevedibili, in linea con le esigenze di efficienza e digitalizzazione promosse dal PNRR.


1. La finalità della riforma: tempi più certi e maggiore efficienza

L’intervento legislativo mira a ridurre le lungaggini che spesso caratterizzavano la fase peritale. In molti casi, il deposito della relazione del CTU e le successive osservazioni delle parti comportavano ritardi di mesi.

Con le nuove disposizioni, il legislatore ha introdotto meccanismi automatici e termini precisi per garantire certezza dei tempi e una gestione più lineare del procedimento.


2. Le principali novità introdotte

La riforma dell’Accertamento Tecnico Preventivo e della consulenza tecnica d’ufficio si fonda su tre cambiamenti chiave:


Sospensione automatica del procedimento

Dal momento in cui il giudice conferisce l’incarico al CTU o, se successivo, dal momento del suo giuramento, il procedimento si considera automaticamente sospeso. Non serve più un provvedimento espresso del giudice per disporre la sospensione: la pausa decorre di diritto, mentre il CTU può comunque proseguire nelle sue attività tecniche.


Termine perentorio di 30 giorni per le contestazioni

Una delle innovazioni più rilevanti è la fissazione di un termine unico e perentorio di 30 giorni per presentare osservazioni o contestazioni alla bozza della relazione tecnica. Il termine decorre automaticamente dalla comunicazione telematica del deposito da parte della cancelleria. Trascorso questo periodo, ogni contestazione tardiva è inammissibile, rendendo definitiva la consulenza depositata.


Ripresa automatica del giudizio

Scaduti i 30 giorni previsti per le contestazioni, il processo riprende automaticamente senza che gli avvocati debbano presentare istanze di riassunzione. Questa automatizzazione elimina tempi morti e passaggi burocratici, contribuendo a rendere più rapida la fase successiva del giudizio.


3. Le conseguenze pratiche per cittadini e imprese

Sebbene le modifiche siano di natura tecnica, gli effetti concreti sono notevoli:

  • Maggiore prevedibilità dei tempi: la fissazione di termini certi consente di stimare la durata del procedimento con più precisione.

  • Riduzione dei ritardi: vengono eliminati gli intervalli di inattività dovuti ad attese di provvedimenti o istanze.

  • Più attenzione per avvocati e consulenti di parte: la perentorietà del termine impone la massima diligenza nella revisione della perizia e nella presentazione delle contestazioni.

  • Effetti vincolanti della CTU: se non vengono sollevate obiezioni entro i 30 giorni, le conclusioni del CTU diventano sostanzialmente definitive, influenzando in modo decisivo l’esito della controversia.


4. Un tassello della riforma più ampia: la digitalizzazione dell’Albo CTU

Le novità introdotte sull’ATP si inseriscono in un contesto di riforma più ampio, volto alla modernizzazione del sistema giudiziario. Dal 4 marzo 2024 è operativo il nuovo Albo telematico nazionale dei CTU, che sostituisce i precedenti elenchi cartacei.

Questo strumento digitale migliora la trasparenza sulle nomine e sugli incarichi, garantendo che i consulenti iscritti rispettino requisiti di competenza professionale e aggiornamento continuo. Si tratta di un ulteriore passo verso una giustizia più accessibile, tracciabile e di qualità.


Conclusioni

La riforma dell’Accertamento Tecnico Preventivo e della consulenza tecnica d’ufficio rappresenta un progresso concreto verso una giustizia civile più rapida ed efficiente. L’introduzione di termini fissi e automatismi procedurali semplifica il lavoro degli operatori e riduce i tempi di attesa per cittadini e imprese.

Resta tuttavia essenziale affidarsi a professionisti esperti e tempestivi, in grado di gestire correttamente le nuove scadenze e di tutelare gli interessi del cliente all’interno del nuovo quadro normativo.


Assistenza legale in materia di CTU e procedimenti civili

Lo Studio Legale Romeo Roma offre consulenza e assistenza specializzata nei procedimenti che coinvolgono consulenze tecniche d’ufficio e accertamenti preventivi. Il nostro team supporta cittadini, professionisti e imprese in ogni fase del procedimento, garantendo un approccio attento, competente e orientato alla risoluzione rapida delle controversie.

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